Tutto il grano appartiene al genere Triticum. Di qui la classificazione si dirama in tre gruppi, a seconda del numero di cromosomi.
Il grano diploide con 14 cromosomi (la spelta selvatica) rappresenta il gruppo più antico. La coltivazione di questa varietà è rara e inconsueta. L’unico esempio noto è quello rinvenuto nelle tombe dei Faraoni circa 4000 anni fa, probabilmente coltivato nelle piccole fattorie dell’Antico Egitto.
Il grano tetraploide (28 cromosomi) è più comune. Include alcune antiche varietà come il Triticum Turgidum ssp. Turanicum, (commercializzato come khorasan KAMUT®), originario, come il grano duro, dal medesimo grano antico: il farro.
Il grano comune (tenero o da pane) e la spelta, entrambi esaploidi (42 cromosomi), derivano da uno scambio di polline tra il farro e un grano selvatico.
Si pensava che il grano tetraploide selvatico si trovasse soprattutto nel Vicino Oriente dove era originariamente raccolto dall'uomo. Le prime varietà non erano linee pure, ma consistevano in una miscela di linee di grano strettamente imparentate, chiamate “razze di terra”. Questo è in contrasto con le varietà di linee singole che si trovano oggi nell'agricoltura moderna. La diversità di queste razze di terra ha determinato una maggior protezione contro gli attacchi di malattie o insetti. Se un ceppo era suscettibile ad un attacco, altri ceppi potevano risultare resistenti e non tutto il raccolto andava perduto. Il grano khorasan, che si coltiva oggi ed è venduto sotto il marchio KAMUT® ha ereditato un po’ della varietà e dei vantaggi di queste antiche razze di terra.
Sacco da 25kg.
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